PROCESSI PSICOLOGICI COINVOLTI NELLE ABILITA’ DI STUDIO

Affrontare con successo l’apprendimento e lo studio è sicuramente un desiderio ed un obiettivo di tutti gli studenti così, come è desiderio dei genitori, avere un figlio che sia "autonomo" nel proprio studio e nelle materie scolastiche.

Purtroppo succede che alcuni studenti manifestino delle difficoltà di studio già alle elementari, che altri partano molto bene e poi si arenino e che altri invece affrontino lo studio con entusiasmo e si dimostrino studenti efficaci e brillanti. Perché succede questo?

In cosa differiscono gli studenti di successo rispetto a quelli con difficoltà?

  • Ogni studente ha delle caratteristiche individuali che portano a differenti risultati scolastici.
  • Quindi ognuno di noi ha personali abilità cognitive, conoscenze strategiche, stili cognitivi, motivazioni ed emozioni collegate all’apprendimento.

  • L’apprendimento, secondo un’ottica interattiva, non è solo un fattore individuale, ma è inserito in un contesto ed in una dinamica di relazione insegnamento-apprendimento.
  • Quindi le abilità di studio si sviluppano in relazione all’esperienza, non solo scolastica, e si modifica nel tempo.

    E’ importante creare un ambiente sufficientemente accogliente dove poter apprendere serenamente, vivere situazioni stimolanti e ricevere feedback necessari.

  • A volte si utilizza il termine apprendimento e studio come fossero sinonimi, in realtà non lo sono. Il concetto di apprendimento è molto più ampio di quello di studio. Si apprendono infatti comportamenti, abitudini, conoscenze, reazioni emotive secondo modalità diverse. Studiare invece è una particolare forma di apprendimento che ha lo scopo di apprendere da un testo, o da una lezione, in modo intenzionale (Anderson 1978). L’attività di studio è in genere intenzionale e autodiretta dallo studente che decide autonomamente di studiare, scegliendo obiettivi, tempi e strategie.
  • Lo studio implica diverse abilità cognitive: durante la fase di studio verranno attivati una serie di processi metacognitivi che produrranno un risultato finale sullo studio e sul compito da portare a termine. Facciamo riferimento a quello che lo studente sa o crede di sapere relativamente a se stesso come studente, alle sue abilità di studio, allo studio in generale, alle discipline, al compito specifico che deve affrontare, agli scopi che si pone. Ci saranno quindi connesse le proprie strategie, le conoscenze, la propria percezione di sé, la propria autoefficacia, la motivazione, le emozioni implicate.

Definiamo 5 tipologie di studenti con difficoltà di studio:

  1. Una prima categoria riguarda studenti con difficoltà di studio legate a disturbi specifici nella lettura strumentale, nella comprensione del testo, nella memoria e nell’attenzione. In questo caso il problema primario riguarda lo specifico processo cognitivo, ma le prestazioni di studio ne vengono ampiamente danneggiate.
  2. Una seconda tipologia di studenti presenta difficoltà di tipo strategico. Alcuni studenti dimostrano una povertà strategica o una rigidità d’uso delle strategie ed una scarsa automatizzazione dovute a poca esperienza in contesti diversi. Anche studenti maturi possono presentare queste difficoltà, magari per alcune discipline specifiche.
  3. Una terza categoria di studenti presenta difficoltà legate soprattutto alla conoscenza metacognitiva, in particolare ad errate convinzioni, che a loro volta portano a cattive abitudini, come ad esempio pensare che per studiare sia sufficiente leggere e capire, pensare che si possa studiare con la radio o la TV accesa, che chi è dotato impara senza sforzo ecc.
  4. Una quarta categoria di studenti ha difficoltà legate in particolare ai processi di controllo metacognitivo: non sanno prevedere in anticipo i loro risultati, non sanno pianificare ed organizzare il lavoro personale, non sanno autovalutare la loro prestazione, cogliendo eventuali cadute.
  5. Una quinta categoria di studenti sono quelli che hanno marcate difficoltà associate a demotivazione verso lo studio in generale o verso talune discipline (ad esempio la matematica o l’italiano) e attività specifiche (le espressioni, la grammatica), a stili attributivi, percezioni del sé, convinzioni, stati emotivi poco funzionali. Questi studenti non puntano molto sulla scuola, sono convinti che gli scarsi risultati scolastici dipendano da variabili come la fortuna, la difficoltà della materia, le richieste dei professori, la scarsa abilità ed intelligenza. Per alcuni la scuola e lo studio suscitano malessere generale o serie situazioni di ansia che non sanno fronteggiare.

L’obiettivo del nostro lavoro in studio è quello di elaborare dei training specifici basati su un approccio metacognitivo che tengano conto delle caratteristiche individuali dello studente, del compito, degli aspetti cognitivi, metacognitivi e emotivi-motivazionali .

Si partirà da un approccio clinico che porrà al centro del suo intervento lo studente al fine di sviluppare la consapevolezza e il controllo dei propri processi di apprendimento. Si useranno dei programmi specifici, questionari dove si analizzerà le credenze relative allo studio, alle diverse abilità, all’ intelligenza, alle cause di successo o insuccesso, l’organizzazione dei propri tempi e gli aspetti motivazionali. I questionari sono autopercettivi e autovalutativi in quanto lo studente esprime un giudizio rispetto a come lui si vede e a quello che pensa e crede rispetto alle diverse variabili indagate dallo strumento.

L’obiettivo sarà quello di lavorare anche sugli aspetti psicologici del ragazzo per poterli successivamente integrare durante tutto il processo di studio.

L’utilizzo dei test a cui verranno sottoposti gli studenti potranno essere somministrati solo in campo clinico/psicologico poichè seguirà un’interpretazione psicologica dei risultati emersi. Dopo questa prima fase di valutazione il bambino/ragazzo potrà essere seguito anche didatticamente con un progetto personalizzato, individuale o di gruppo, e seguito da professionisti psicologi specialisti in apprendimento.